Presentato il Comitato per le celebrazioni di Ralph De Palma
C'era una volta il "foggiano volante". Non parliamo di una nave fantasma in stile "olandese volante", ma bensì di un uomo in carne ed ossa le cui gesta hanno onorato l'Italia e la sua terra natia: la Capitanata. Ralph De Palma, classe 1882, pilota italiano naturalizzato statunitense, ha partecipato in carriera a 2.889 competizioni automobilistiche tagliando per primo il traguardo in ben 2.557 gare; tra queste, la vittoria più prestigiosa fu alla "500 miglia" di Indianapolis nel 1915.
Raffaele De Palma, nasce a Biccari, piccolo paese dei Monti Dauni; con i genitori emigra negli Stati Uniti e, dopo aver prima gareggiato in bicicletta e poi in motocicletta, si afferma come pilota di automobili, diventando una leggenda dello sport su quattroruote.
A riscoprire e dare la giusta importanza ad un così blasonato conterraneo ci ha pensato il giornalista Maurizio De Tullio, che ha presentato nella conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Giunta di Palazzo Dogana, mercoledì 12 giugno, il Comitato promotore per le celebrazioni di Ralph de Palma e della sua storica vittoria nella "500 Miglia" di
Indianapolis del 1915. Presente all'evento anche il sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna, che ha ricordato come un ragazzo del sud, un figlio della Capitanata, ha "trovato l'America" diventando una leggenda già in vita per tutti gli italiani emigranti, che nei primi anni del '900 erano considerati tra gli ultimi dalla società statunitense.
L'obiettivo del Comitato è quello di celebrare Ralph De Palma non solo in Capitanata, ma anche nel resto d'Italia, attraverso iniziative e manifestazioni che culmineranno nel maggio 2015, data coincidente con il centenario della storica vittoria del pilota foggiano ad Indianapolis, unico italiano ad averla vinta fino ad oggi.
Maurizio De Tullio, a cui si deve la scoperta e la promozione della storia del pilota, ha raccontato in un suo libro "Ralph De Palma: storia dell'uomo più veloce del mondo che veniva da Foggia", le vicende che hanno hanno reso immortale le gesta del "foggiano volante", il quale, nel 1919, a bordo di una Packard 905, raggiunse i 241 km/h diventando ai tempi l'uomo più veloce del mondo.
De Tullio racconta anche l'aneddotto secondo cui un giovane Enzo Ferrari, appassionato di auto e motori, fosse stato folgorato dalle imprese sportive di Ralph De Palma, al punto tale da voler "diventare più grande di lui": e la storia gli ha dato ragione.
Giorgio Ventricelli su Culltime
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